Riccardo Bocalon, il gondoliere del gol diventa Re di Coppa

di Marco Piccinelli

Bocalon all'Inter
Bocalon all’Inter

La sfida è una di quelle che raramente hanno luogo, specie se si dà un’occhiata alle ultime edizioni del Trofeo. Si sta parlando della Coppa Italia e della partita che ha sancito chi avrebbe approdato alla semifinale. Lo scontro era tra Spezia e Alessandria, due squadre che non rappresentano né la massima serie di calcio italiana, né schierano tra le loro fila dei nomi ultra-blasonati che hanno importanti trascorsi. Lo Spezia milita in Serie B, l’Alessandria in Lega Pro si trovano una di fronte all’altra nella sfida dei Quarti di Finale di Coppa ed entrambe hanno sconfitto compagini ben più quotate di loro (Palermo, Roma, Genoa, solo per fare qualche nome). Passa l’Alessandria per due reti a uno. Passa l’Alessandria con due reti di un figlio della città dei Dogi: Riccardo Bocalon.  L’attaccante nasce in laguna nell’89 e inizia a militare nelle giovanili del Treviso fin da subito: mette a segno quattro presenze (2008) e viene acquistato dall’Inter assieme ad un suo compagno di squadra, Jacopo Fortunato. Inizia un lungo periodo di prestiti ad altre piccole società sportive: Portosummaga, Viareggio, Cremonese, Carpi, SudTirol fino ad arrivare al Venezia, al Prato e all’Alessandria. Nella squadra della sua città, nonostante le sole due stagioni in cui vi ha militato, il ricordo è pressoché indelebile: insieme a D’Appolonia, altro ragazzo lagunare doc con cui condivideva il ruolo nel rettangolo di gioco, formava una coppia quasi imbattibile; assieme a loro, poi, quell’anno vi era anche un decano del calcio italiano, Denis Godeas, ora uomo forte del Monfalcone (Serie D, girone C). Bocalon, infatti, con la maglia arancioneroverde, può vantare una promozione da Seconda Divisione a Prima Divisione, quando la Lega Pro era ancora concepita con due campionati distinti fra loro, e un campionato niente male da neopromosse in quella che una volta era la C1.

La vittoria contro il Monza per tre reti a due rappresenta un momento storico tanto quanto quello della vittoria dello scudetto dilettanti l’anno precedente, quello di Sassarini, dell’esonero nel girone di ritorno del medesimo allenatore e dell’arrivo di Favarin, che molti si ricorderanno per il suo sclero epico dopo il pareggio coi vicentini Sarego (già dati per retrocessi).

Bocalon al Venezia
Bocalon al Venezia

Bocalon, al termine del prestito con l’Unione Venezia, va al Prato e incontra un giocatore che gli arancioneroverdi filo-toscani a guida Sassarini conoscevano bene: l’aretino Giulio Grifoni. Il sistema del prestito si rompe e l’Alessandria decide di acquistare Riccardo Bocalon dall’Inter: i neroazzurri lo lasciano partire, il trasferimento ammonta a 300 mila euro. L’attaccante, dunque, è parte integrante dell’Alessandria e con i grigi viaggia nelle vette alte del campionato di Lega Pro, spina nel fianco del Cittadella primo in classifica. Con la sua personale doppietta nella partita contro lo Spezia, infatti, Bocalon fa proseguire il sogno all’Alessandria: la Coppa Italia prosegue e la piccola comunità calcistica se la dovrà vedere contro i rossoneri del Milan. Prima, infine, si menzionava la coppia che il bomber in questione faceva con D’Appolonia, vedendo come interagiscono sul campo tra di loro Bocalon e Marras, sembra di rivivere le emozioni che forniva quel duo veneziano che indossava la maglia della propria città. E che, al momento del terzo gol contro il Monza, veniva lanciata al vento, facendo esplodere i troppi convenuti rispetto alla capienza.