Wiel Coerver: un figlio dei tulipani con una missione: insegnare con il metodo

di Alessandro IACOBELLI

Un figlio dei tulipani ideatore e promotore di una enciclopedia sulla tecnica calcistica. Il manuale è dedicato ai bambini che si approcciano con il mondo del pallone. Stiamo parlando di Wiel Coerver.

Venerato nei Paesi Bassi come una scatenata rockstar, il buon Wiel vanta svariate e rilevanti esperienze. Da giocatore ricopre, con risultati più che discreti, il ruolo di terzino conquistando un campionato olandese con la maglia del Roda. Dalla seconda metà degli anni sessanta, appesi gli scarpini al chiodo, opta per la carriera da allenatore. Interlocutorie un paio di fermate al timone dello Sparta Rotterdam e del N.E.C. Nijmegen. La vera svolta giunge nel 1973 con la chiamata di una big a tinte biancorosse: il Feyenoord. In due stagioni i tifosi dimenticano presto la nostalgia per Ernst Happel, grazie ai trionfi in Campionato e Coppa Uefa. Il 29 maggio del 1974, dopo il 2-2 del match di andata in trasferta, Rijsbergen e Ressel stendono il Tottenham Hotspur nella bolgia di Rotterdam.

In quel momento storico il calcio orange esprime una generazione perfetta nell’estetica del collettivo e, per questo, stupendamente effimera. I Mondiali in Germania sono lo specchio di un dream team senza precedenti con Cruijff al centro dell’universo e tutto il resto della compagnia. Prima di Sacchi, Zeman e tanti altri amanti della zona. Rinus Michels estrae dal cilindro tattico un copione pazzesco, folle e smisuratamente rivolto in attacco.

Torniamo dunque al maestro nativo di Kerkrade. La strada sembra tracciata nel vecchio continente, ma Wiel decide di riempire la valigie verso l’ignoto. La meta è l’Indonesia. Siamo nel 1975 e la locale Federazione affida senza esitazioni la guida della Nazionale maggiore al trainer olandese. La rassegna continentale del sud est asiatico sarà un giubilo.

Quel successo diventerà il prologo per nuovi rivoluzionari progetti. Partendo dai più piccoli per coltivare potenziali campioncini in ottica futura. Coerver pensa e produce il suo metodo dalla struttura piramidale. Sei concetti semplici come una filastrocca: dominio della palla, passaggio e ricezione, uno contro uno, velocità, conclusione a rete e gioco in gruppo. Dettami immediati da irradiare ai piccoli gioiellini allenati sui campi. Le regole si espandono a macchia d’olio in Asia, Oceania arrivando poi in Europa prima nelle zone della Scandinavia.

A partire dal 2009 anche il calcio italiano annovera il metodo Coerver Coaching nelle sedute dei vivai di numerose società professionistiche e non solo. Uno dei promotori più attivi è certamente Paolo Tramezzani, ex difensore dell’Inter ed ora allenatore, che ricopre la veste di testimonial della metodologia nel nostro stivale.

La morte di Wiel Coerver, avvenuta nel 2011,lascia un’eredità pesante ma da conservare gelosamente dall’intero universo calcistico.